Chicoria racconta il suo nuovo album “due lettere dopo” (intervista)
Introduzione
Chicoria torna con Due Lettere Dopo, il suo nuovo album pubblicato lo scorso 28 Marzo per Honiro Label. Un progetto che segna un nuovo capitolo nel suo percorso artistico, naturale seguito di Lettere, ma con uno sguardo ancora più lucido e maturo sulla realtà.
Il disco si muove tra storie personali e riflessioni sociali, senza mai perdere il contatto con la strada e con chi la vive ogni giorno. In questa intervista ci parla del nuovo progetto, del contesto in cui nasce e del bisogno di raccontare ciò che spesso viene ignorato: la normalità, i margini, le contraddizioni.
Una testimonianza sincera di chi ha conosciuto il buio ma continua a cercare la luce, senza compromessi.
Chicoria - Due lettere dopo (2025)
Intervista a Chicoria
Nella traccia “Ai Tossici (Prima Lettera)” dici "Er momento che hai sopperito co' quarcosa pe nun vedé problemi che nessuno vole vedé né risolve", denunci una certa ipocrisia sociale sulla dipendenza. Secondo te, quali cambiamenti istituzionali sarebbero necessari per affrontare davvero la questione della droga e della dipendenza nella società italiana?
Le mie conoscenze sulla droga arrivano tramite esperienza e posso dare sicuramente degli esempi, essendo stato tossico e avendo superato il problema ormai da 15 anni. Come si risolvono i problemi a Rogodero e dei territori limitrofi o quelli del buco a Tor Bella Monaca, dove le persone si drogano all'aria aperta e davanti a tutti? Con le aule di contenimento, che esistono già in Svizzera. All'interno si possono utilizzare le sostanze stupefaciente nel massimo della pulizia e nella maniera più sala possibile. E creando questa tipologia di luoghi, si arginano le problematiche relative all'assembramento della tossicodipendenza e quelli che ne derivano. Nello specifico, ad esempio, per quanto riguarda l'eroina, i Ser.D propongono una terapia al metadone, il farmaco antagonista per prevenire la dipendenza, manentendo il tossicodipendente al di fuori dell'asistenza, ma, in questo caso, si sostituisce una droga con un'altra che può essere uguale, se non peggiore. Dunque, il benificio sta nell'uscire dalla dipendenza, scalando ogni tot, in modo che si possa uscire dalla sostanza. Chiaramente questo è un metodo specifico per l'eroina, ma per ogni sostanza bisogna adottare una tattica diversa. Il discorso è molto ampio.
In “So er tuo pusher” parlando della libertà dici: "La vera libertà nun sta nei sordi ma nell'informazioni". Quanto secondo te oggi l'accesso e il controllo delle informazioni influenzano realmente la libertà individuale e collettiva? Poi aggiungi "Teste de cazzo pronti sempre a giudicà 'a vita artrui", quanto quindi il giudizio ha influenzato le tue scelte e decisioni nella tua carriera e nella tua vita. A parere mio oggi il giudizio altrui è quasi più importante di quello personale, tu come lo vedi?
Mi sembra chiaro che al giorno d'oggi chiunque pubblichi una notizia la devia a suo favore a livello di ideale politico per il tipo di propaganda che deve fare. In genere guardo un titolo a 360 gradi, da un giornale di una fazione politica all'altra, raccogliendo le informazioni non solo da un lato politico. Se vuoi informarti, devi acquisire da differenti sorgenti per farti un'idea il più reale possibile. Sul giudizio altrui, sì, il giudizio altrui purtroppo conta più di quello personale. E non ci stupiamo se la nostra società è basata sui like. L'atteggiamento fa sì che le persone si allontanino sempre più dalla realtà.
Chicoria
Nel brano "Le scarpe tue" affronti il tema dell’empatia e della difficoltà nel mettersi nei panni degli altri, in particolare all'interno delle relazioni. Alla luce delle problematiche che oggi affliggono l’Italia – dalla crescente difficoltà nei rapporti interpersonali, alla mancanza di educazione emotiva, fino ai casi sempre più frequenti di violenza nelle coppie – pensi che stiamo pagando il prezzo di una società che ha perso la capacità di comunicare in profondità e di comprendere l’altro?
Sì lo stiamo pagando ancora pagando questo prezzo. Purtroppo siamo davanti ad un retaggio culturale del sistema patriarcale e successivamente il berlusconismo che ha accresciuto questo comportamento. Aggiungiamo anche Internet alla possibilità di tutti che mercefica a suo modo il corpo della donna. Tutte queste cause portano anche all'alto tasso di recidività del reato e ad un abbassamento dell'età. Adesso abbiao diversi mezzi di comunicazione per imparare, ma tramandare le cose vocalmente, trasmettendo la propria esperienza, è molto più efficace rispetto al digitale. Se non vogliamo perdere il futuro, dobbiamo portare avanti questo tipo di educazione.
Nel brano "Ad un aborto (seconda lettera)" descrivi con amarezza una generazione di bambini lasciata troppo spesso davanti agli schermi, più per comodità degli adulti che per reale scelta educativa. In un mondo che corre all’eccesso e dove manca sempre il tempo per stargli appresso, credi che stiamo crescendo una generazione priva di strumenti emotivi e critici? E secondo te, quale responsabilità hanno i genitori, ma anche le istituzioni, in questo vuoto educativo che rischia di diventare la nuova normalità?
La scuola e i genitori non possono sostituire questa tipologia di insegnamento (quella vocale). L'uomo è come una pianta: più tempo gli dedici, più crescerà meglio. Ed è la cosa più chiara. Se tu cerchi di emulare attraverso i classici mezzi del giorno d'oggi l'insegnamento primario attraverso la presenza umana, l'empatia, la sensibilizzazione, le future generazioni verrano fuori sempre più complicate e sempre più in conflitto verso il prossimo.
In Pasquino denunci un sistema ipocrita: si criminalizzano attivisti e minoranze, mentre si tollerano abusi di potere e ingiustizie globali. Credi che in questo momento storico ci sia una crisi di valori collettivi? E quale ruolo può avere un artista nel far riemergere il senso critico nelle persone, soprattutto tra i più giovani?
Ti faccio un esempio concreto: il ministro Crosetto non ha pagato ai proprietari degli affitti su alcune case, ma intanto abbiamo in prima serata abbiamo Mario Giordano che combatte contro le occupazioni abusive e illegali. I poveri cristi li crocifiggiamo, mentre i politici, gli imprenditori e i collusi hanno un lasciapassare. Possono finire in galera sempre più tardi e fino alla fine sono innocenti. Allora non c'è lo stesso trattamento tra le persone del popolo e loro. E' doveroso far presente questa cosa ai ragazzi.
Chicoria
Nel brano "Politica e stronzate pt.2" emerge una forte sfiducia nei confronti della classe politica, vista come distante, impreparata e spesso ridicola. Oggi molti giovani non si riconoscono più né nella destra né nella sinistra, e i valori tradizionali della politica sembrano svuotati di significato. Secondo te, dove ci porta questa totale mancanza di fiducia verso chi ci governa? E cosa rischiamo come società se continuiamo a non credere più a nessuno, neanche a chi dovrebbe rappresentarci?
Se le persone non vanno più a votare e le persone non esercitano un diritto sancito dalla costituzione, ovvero scegliere da chi essere governati, e la percentuale di chi va alle urne scende sempre di più, il meccanismo che si instaura è quello di una dittatura. Questo governo fa di tutto per screditare la magistratura, un organo indipendente. Dunque, chi dovrebbe osservare che le cose vanno o non vanno bene perde di credito e di rispetto. Allora l'unica istituzione che comanda è chi detiene effittivamente il potere: un dittatore.
Progetti futuri?
Sui progetti futuri, voglio continuare con le scuole, a dipingere e sto già rientrando in studio per nuova musica.